9 ottobre 2009

EMERSIONE





















Una breve cronaca dei fatti che hanno portato la Puglia e dotarsi della migliore legge europea contro il lavoro nero. Una speranza per i molti schiacciati dal bisogno. Una via d'uscita dal ricatto quotidiano dell'invisibilità.

Febbraio 2006. Viene approvato il Programma Emersione Puglia, un progetto da realizzare per contrastare il lavoro non regolare.

Ottobre 2006. “Una pagina importante della Puglia migliore. Un primo passo nella direzione giusta per costruire un’idea del lavoro e della vita più degna per gli uomini e le donne della Puglia. Oggi abbiamo ridato dignità a chi per lungo e troppo tempo è stato invisibile”. Così l'allora Assessore al Lavoro Marco Barbieri commentava l'approvazione della Legge Regionale contro il lavoro nero che avrebbe portato la Puglia due anni dopo a vincere il primo premio nella categoria “employment” agli European Regional Champions Awards, il concorso organizzato dal Comitato delle Regioni dell’Unione Europea per le migliori pratiche amministrative dei 27 Paesi.Un riconoscimento all'enorme attenzione che la Regione ha dedicato al tema del lavoro, schiacciato dalle pressioni della crisi internazionale e dai progetti curati da una parte consistente dei partiti politici destinati a scardinarne le difese e con l'obiettivo di far pagare alle lavoratrici ed ai lavoratori il peso maggiore della pericolosa e fallimentare finanza internazionale.
La legge, innovativa e tra le prime esperienze del genere, unisce al potenziamento dei controlli l'introduzione di criteri più precisi (osservanza delle leggi e dei contratti di lavoro, l’individuazione di indici di congruità che definiscono il rapporto tra la quantità e qualità dei beni e dei servizi offerti dai datori di lavoro e la quantità delle ore lavorate) per l'erogazione degli incentivi e dei contributi regionali.

Settembre 2007. Per concretizzarne gli obiettivi (e come previsto dall'art. 4), viene istituito l'Osservatorio dell'economia sommersa, una piattaforma informatica che incrocerà i dati dei vari enti (Direzione regionale del Lavoro, Inps, Inail e Agenzia entrate) sulle aziende che hanno goduto di incentivi regionali o statali, al fine di mirare i controlli contro il lavoro irregolare a seconda del fatturato, del numero di addetti e di vari altri indici immediatamente leggibili nel data base dell’Osservatorio. A completamento viene sottoscritta una convenzione con la Guardia di Finanza che potrà così accedere a dati relativi a quasi 25000 imprese che dal 2000 sono state finanziate dalla Regione o dallo Stato.

2008. Fino alla fine dell'anno, quasi 50.000 lavoratori e lavoratrici (nelle provincie di Bari e Foggia) si sono liberati dall'oppressione e dal ricatto del lavoro nero.

Per leggere altro, guardare interviste, comprendere meglio i risultati straordinari raggiunti: http://www.regione.puglia.it/index.php?page=progetti&opz=display&id=24


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